Foto Intestazione di Alberto Gianfranco Baccelli

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Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore, il resto è niente - Giorgio Gaber

domenica 17 novembre 2013

IL DICIOTTESIMO ELEFANTE - Tiziano Terzani


Un uomo muore lasciando in eredità ai suoi tre figli diciassette elefanti. Nel testamento ha scritto che la metà deve andare al figlio maggiore, un terzo al secondo e un nono al terzo. I figli non sanno come fare la divisione, pensano di dover tagliare in due un elefante e finiscono per litigare. «Nostro padre era un pazzo, non avrebbe dovuto lasciarci con un tale dilemma», dicono. In quel momento passa dal loro villaggio, sul dorso del suo elefante e diretto alla capitale, un ministro del re. Sente del loro problema e dice: «Non preoccupatevi. Prendete il mio elefante, aggiungetelo ai vostri diciassette e fate la divisione».
I tre non capiscono come il ministro possa essere così generoso, ma fanno come ha detto. Gli elefanti sono ora diciotto: il primo figlio ne prende la metà, cioè nove; il secondo ne prende un terzo, cioè sei; il terzo ne prende un nono, cioè due. La somma fa diciassette. I tre fratelli sono felici e ringraziano il ministro. Quello riprende l'elefante che resta, il suo, il diciottesimo, e si rimette in cammino verso la capitale.
Così è il mondo: non una illusione, ma qualcosa che ci aiuta a fare i nostri conti e a riconoscere che l'intero universo è sostenuto dalla Coscienza, da quella Realtà o Totalità, dal Sé, di cui tutto è parte. Per cui tutto - inferno, paradiso, felicità, tristezza, gioia, il mondo stesso - tutto è in noi.

Tiziano Terzani, Un altro giro di giostra, p. 409
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